25 maggio 2019 ||| “Open!” è quella cosa degli studi di architettura di tutta italia che rimangono aperti al pubblico e fanno gli eventi. Oppure, come a Portogruaro (VE), molti molti studi (più di trenta) fanno un solo evento, una esposizione/approdo di idee (su carta stampata in formato A1 verticale) in riva al fiume Lemene, che è quello “Pien de pissìgoe de ve’udo”! |
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25 maggio 2019 ||| “Open!” è anche ascolto e confronto. Partiamo da Luigi Prestinenza Puglisi, che arriva defilato da Roma, si infila la maglietta gialla e ci delizia con le sue teorie per un’architettura di qualità non disdegnando affatto il tono ironico. Ecco allora spiegato in breve quanto è dovuto dell’operare quotidiano di uno studio di architettura: le tre leggi. La legge del “15″, la legge del “gomitolo” e la legge dell’ “oca”. La prima ha a che fare con il tempo di esecuzione medio di un opera pubblica, tempi così lunghi e dispendiosi che la storia del mondo si fa più veloce di quella dell’architettura costruita. La seconda ha un evidente riferimento alla complicanza normativa e all’impertinenza della discrezionalità. La terza legge è quella che indica l’impossibilità della sicurezza nei processi progettuali e concorsuali; come nel gioco dell’oca dopo un lungo percorso la fortuna ti assiste solo se nei colpi finali cadi nella giusta casella, altrimenti torni indietro o devi ripartire da zero. Ferrara e Labics su tutti. |
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25 maggio 2019 ||| “Open!” è stata anche per me un’occasione per mettere in fila degli appunti da regalare alla lettura distratta dei visitatori. Sono parole distanti dalla prassi esecutiva, sono parole non dette, o in cui non serve nessuna spiegazione. Ma tutto ha un sapore profondo, tanto quanto è importante un albero, un pesce d’acqua dolce o dissolversi nel paesaggio. Mi affido alla poesia di Arminio e al suo invito a camminare e sorridere. |