opla+ OPerative LAboratory + environmental_design

scar
Gorizia: Francesco Tomada nella sua poesia ‘io vivo qui’ la descrive in poche righe in tutta la sua sofferenza generativa di città di confine e nella bellezza del paesaggio che la circonda. La piccola installazione Scar (cicatrice) permette allo stesso modo, da un lato di leggere i profili del paesaggio (di suo mai percepito come confine) e dall’altro lascia intravedere in profondità il segno, il taglio di una divisione amministrativa storica, che oggi sembra pian piano rimarginarsi. Il paesaggio non pone limiti, l’uomo sì, ogni mediazione di sguardo è una cicatrice sul territorio. Gorizia: Francesco Tomada in his poem ‘I live here’ describes in a few lines in all its suffering generative border town and the beauty of the landscape that surrounds it. The small installation Scar (cicatrice) allows the same way, on one side to read the contours of the landscape (its never perceived as a border) and other in-depth glimpse of the sign, the cut of a historic administrative division, which today seems to slowly heal. The landscape does not limit, the man yes, every mediation of gaze is a scar on the land.

Opla+ presenta ‘scar’ alla rassegna di arte contemporanea “13.14″ decima edizione INCROCI (artecoorente.it)
Sezione di Gorizia / incroci_3 installazioni-confini a cura di Franca Marri, dall’ 1 al 15 marzo 2014 presso lo Spazio Metropolitana, via San Michele 42, 34170 Gorizia

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